Si fa di regola molta confusione a proposito dei trasferimenti motivati dalla necessità di prestare la dovuta assistenza ad un familiare affetto da invalidità o da un handicap grave, e dunque richiesti in base alla legge n. 104/1992, da parte del personale delle Forze Armate (e delle Forze di Polizia).
Sarà bene allora fissare alcuni punti, in base alle norme applicabili e alla loro interpretazione consolidata in giurisprudenza, in modo da fare chiarezza sulla materia.
1) I requisiti stabiliti dalle norme vigenti
Affinché una richiesta di trasferimento motivata da finalità assistenziali possa trovare accoglimento è anzitutto necessario che vengano soddisfatti nel caso concreto i requisiti stabiliti dalle norme vigenti.
Occorre dunque fare riferimento all’art. 33 della già citata e ben nota legge 5 febbraio 1992, n. 104, che al comma terzo prevede la necessaria ricorrenza dei seguenti presupposti:
– handicap o invalidità grave della persona da assistere (purché non ricoverata a tempo pieno);
– rapporto di coniugio (o convivenza, dopo Corte Cost., n. 231/2016), oppure di parentela o di affinità entro il terzo grado;
– in particolare, se trattasi di rapporto di parentela o di affinità di terzo grado, è necessario che i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i sessantacinque anni di età oppure siano anche essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti;
– entro il secondo grado, non è necessario quanto sopra, ma l’apporto del richiedente deve essere comunque indispensabile (è sufficiente che gli altri eventuali parenti dell’interessato non siano materialmente in grado di assisterlo);
– deve ricorrere poi il requisito c.d. della esclusività, da intendersi nel senso che il diritto ai benefici in questione non può essere concesso a più lavoratori a vantaggio dello stesso soggetto invalido (salvo si tratti di minore).
Ciò posto, si rammenta al riguardo che il comma quinto del già richiamato art. 33 della legge n. 104/1992 stabilisce che “il lavoratore ha diritto di scegliere la sede di lavoro più vicina al domicilio della persona da assistere e non può essere trasferito senza il suo consenso in altra sede”. Con specifico riferimento alla posizione dei militari e del personale dell’Arma dei Carabinieri, sul presupposto del richiamo alla suddetta disposizione espressamente contenuto nell’art. 981 del codice dell’ordinamento militare d.lgs n. 66/2010, la giurisprudenza ha delineato alcuni principi generali, ormai pacifici.
Esaminiamoli dunque di seguito, ordinandoli dal più generale al più specifico.
2) I principi generali in materia di trasferimento ai sensi della legge n. 104/1992
1. Si è rilevato così, anzitutto, che, nell’esaminare le richieste di trasferimento motivate con la necessità di assistere un parente affetto da invalidità od handicap gravi, il Ministero della Difesa – in tutte le sue articolazioni, Arma dei Carabinieri compresa – è tenuto al rispetto delle stesse regole che gravano sul datore di lavoro privato, ben trovando applicazione la legge n. 104/1992 anche al relativo personale dipendente (Cons. Stato, Sez. IV, 19 giugno 2012, n. 4047).
2. Ciò si realizza “nel limite, per il personale di Esercito italiano, Marina militare, Aeronautica militare e Arma dei Carabinieri, delle posizioni organiche previste per il ruolo e il grado, vacanti nella sede di richiesta destinazione” (T.A.R. Puglia – Bari, Sez. I, 9 marzo 2016, n. 306): è necessario, in buona sostanza e salvo quanto si dirà, che nella sede di destinazione risulti vacante un posto.
3. Peraltro, tale condizione non può intendersi nei termini di “un’esatta corrispondenza tra la specifica posizione ricoperta nella sede di provenienza e quelle previste nell’organico della sede di destinazione”, ma deve piuttosto essere verificata semplicemente ed esclusivamente “avendo come riferimento il ruolo ed il grado ricoperti”, in quanto “nell’ambito di ciascun ruolo e grado, (…) è possibile adibire il lavoratore a compiti diversi,che tengano conto sia del livello professionale raggiunto che del patrimonio professionale acquisito”, senza dunque necessità di una perfetta sovrapponibilità e con la possibilità che “il lavoratore trasferito ad altra sede venga utilmente adibito ad un diverso incarico conforme al ruolo e grado ricoperti, in posto disponibile dell’organico e tuttavia vacante” (su veda ancora T.A.R. Puglia – Bari, Sez. I, 9 marzo 2016, n. 306).
4. Per quanto sopra, l’Amministrazione può legittimamente rigettare una richiesta di trasferimento ex art. 33, comma 3, della legge n. 104/1992 solo sul presupposto di una “motivazione stringente”, dalla quale emergano le specifiche e puntuali ragioni che, nel contemperamento tra il bisogno assistenziale e le esigenze della propria organizzazione, comportino la prevalenza di queste ultime con particolare riguardo alle esigenze del singolo ufficio ed alla posizione del singolo interessato (T.A.R. Lombardia – Milano, Sez. III, 11 febbraio 2011, n. 463).
5. Nel suddetto necessario bilanciamento di interessi, la finalità perseguita dal legislatore di favorire l’integrazione nella famiglia di provenienza della persona colpita da invalidità grave fa sì che la necessità del richiedente di prestare le dovute cure al parente affetto da infermità debba essere considerata prevalente, tanto da ammettere il trasferimento anche nel caso di sovrannumero nell’ufficio di destinazione (T.A.R. Puglia – Lecce, Sez. III, 24 settembre 2010, n. 1990).
6. Di certo, la necessità assistenziale che sta alla base delle istanze di trasferimento di cui alle norme in questione “prevale ed è prioritaria rispetto ai trasferimenti richiesti ad altro titolo, che hanno lo scopo di soddisfare le esigenze di rientro nella sede di origine in base all’anzianità di servizio maturata” (T.A.R. Campania – Salerno, Sez. II, 12 giugno 2017, n. 1058).
7. Buon ultimo, il concetto di assistenza “in via esclusiva”, ai fini dell’accoglimento della richiesta di trasferimento, di cui al summenzionato comma quinto dell’art. 33 della legge n. 104/1992, deve intendersi riferito alla materiale indisponibilità (e non all’inesistenza) di altre persone in grado di sopperire alle esigenze di cura del malato (così Cons. Stato, Sez. VI, 25 giugno 2007, n. 3566, nonché ex multis Cons. Stato, Sez. VI, 27 luglio 2007, n. 4182, che peraltro valorizza “il gradimento del disabile all’assistenza da parte del richiedente”).
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Buongioro, sono un dipendente dell’esercito, sono stato giudicato non idoneo permanente in modo parziale per cause di servizio e l’INPS mi riconosciuto una 104 com. 1art.3 e il 67% d’invalidità, ho chiesto il trasferimento di sede con l’art. 21 ma mi è stato rifiutato… Possono farlo? Dicendomi che questo articolo nell’esercito non sussiste.
Buonasera. Non ci è possibile davvero farci un’idea del suo caso senza neppure visionare i suoi documenti. Se vuole, ce li invii per un parere. Saluti
Salve, mi è nata una bimba a novembre 2019, per fortuna sta bene,mi sono arruolato giugno 2019, siccome leggo che c’è la possibilità di trasferimento per i primi 3 anni del proprio figlio posso avere ulteriori informazioni perché mi dicono che dovevo avere 3-4 anni di caserma. Grazie cordiali saluti
Buona sera. Abbiamo bisogno di maggiori informazioni da parte sua per aiutarla: corpo di appartenenza e grado?
Buongiorno. Sono un agente della polizia di stato. Ho ottenuto da questo mese i 3 giorni della legge 104 per un handicap grave mentale di mia zia. Siccome lei non ha né figli ne coniuge, e il fratello più piccolo ha 68 anni( mio padre) e gli altri fratelli tra 70-85 anni ( quindi non nelle condizioni ottimali per prendersi cura della sorella) volevo sapere se ci sono le condizioni per un trasferimento per 104 nonostante il rapporto di terzo grado zia/nipote
Buongiorno.
Teoricamente sì, ma in assenza di un esame di tutta la documentazione relativa a tutti i soggetti coinvolti non posso dire nulla di definitivo. Saluti
Buonasera,
sono un militare in servizio permanente della Marina militare. A mio figlio è stata riconosciuta la legge 104 art. 3 comma 1. Mi confermate che nel mio caso è comunque prevista la mobilità dal mio luogo dove dimoro e presto attualmente servizio?
Buongiorno.
Sì, ma l’attività amministrativa che presiede all’accoglimento della sua richiesta ha comunque carattere discrezionale, dovendo in ogni caso ritenersi prioritaria l’esigenza di assistenza del familiare.
Ovviamente, potremo essere più precisi nel caso in cui ci volesse fornire più dati, inviandoci la sua documentazione per un parere al nostro indirizzo email info@studiolegalefameli.it.
Saluti cordiali
Buonasera sono la mamma di un allievo carabiniere che girerà a giugno prossimo.
Mi hanno riconosciuto la legge 104 art 1 comma 3 e una invalidità al 100 / 100.
Questo potrebbe servire per far avere a mio figlio una destinazione di lavoro nella regione di residenza prima dell’assegnazione?
O bisogna aspettare che gli venga assegnata la destinazione e successivamente fare domanda di trasferimento?
Buona sera.
Di per sé, la richiesta di trasferimento dovrebbe essere successiva. Suggerisco comunque a suo figlio di rappresentare la situazione (con i relativi documenti) sin d’ora, per poter essere assegnato sin da subito a una sede (comunque fuori regione) più vicina.
Saluti cordiali
Buonasera ho una curiosità. Nel vostro articolo al punto 7, dove parlate dell’assistenza in via esclusiva, con il termine “materiale indisponibilità” nello specifico a che situazione si fa riferimento. Ad esempio se i fratelli di mia zia(zia senza coniuge e figli) sono tutti over 65, l aver superato questa soglia di età è già una indisponibilità materiale o paradossalmente anche un over 65 per la legge può prendersi cura di un’altra persona?
Buongiorno sono un fuciliere di marina. Mi è stata riconosciuta la 104 per assistere genitore disabile. Nonostante le mie esigenze siano compatibili con l espletamento di un turno di guardia, l amministrazione mi ha trasferito nella sede richiesta ma fuori dal reggimento San marco e con incarichi completamente opposti alla mia spezializzazione, ritenendo chi ha la 104 non idoneo a permanere Nell ambito San marco, con relativo decurtamento Dell indennità fcm.
É prassi corretta o discriminatoria?
Buona sera sono convivente di fatto (c.d. Legge cirinnà) con la mia compagna riconosciuta invalida al 100%, art.3 comma 3 legge 104. Nel mio caso potrebbe essere applicato il trasferimento per la 104?
Buongiorno. Sì, sussistendo le altre condizioni di legge, sì. Saluti cordiali
Buongiorno. Se l’esercizio di mansioni e incarichi corrispondenti alla sua specializzazione non è impedito dalla 104, il comportamento è evidentemente discriminatorio. Ma non conosco evidentemente né la sua specializzazione, né ciò che le viene richiesto. Se vuole, può inviarci documentazione al riguardo. Saluti cordiali
Buongiorno. Direi di no, a meno che i suoi parenti abbiano a loro volta delle invalidità che impediscono loro di attendere alle esigenze di cura richieste. Saluti cordiali
Salve sono un appartenente alla polizia di stato volevo sapere se fosse possibile un trasferimento per la legge 104, in seguito ad un’ invalidità di mio zio (fratello di mio padre)?
Precisando che i suoi genitori conviventi con lui sono ultrasettantenni, e nella regione della sua residenza non c’e nessun familiare o persona che se ne prende cura.
Buongiorno. Ritengo che i presupposti siano deboli. Di per sé, la relazione di parentela indicata è tra quelle per cui il trasferimento è ammesso. Il fatto però che i suoi genitori siano ultrasettantenni non esclude a priori che possano prendersene cura, salvo che a loro volta affetti da patologie invalidanti. Saluti cordiali
BUONGIORNO, SONO UN SOTT/UFF DELL’ESERCITO ITALIANO EFFETTIVO IN UN REPARTO IN PROVINCIA DI UDINE E HO PRESENTATO ISTANZA DI TRASFERIMENTO CON LEGGE 104/92 PER ASSISTERE MIA SORELLA CHE RISIEDE IN CAMPANIA.
LA MIA DOMANDA NON HA TROVATO ACCOGLIMENTO IN QUANTO NELLA MIA SEDE DI APPARTENENZA VI E’ UNA CARENZA ORGANICA NELLA MIA POSIZIONE ORGANICA E NELLA CATEGORIA DI APPARTENENZA. PERO’ IN UNA DELLE SEDE DA ME RICHIESTE VI E’ UNA POSIZIONE ORGANICA VACANTE CHE POTREI ANDARE A RICOPRIRE.
PER IL MOTIVO QUINDI DEL SOLO REQUISITO DI CARENZA ORGANICA DEL MIO REPARTO NON MI E’ STAT ACCOLTA L’ISTANZA.
CHIEDO SE MI CONVIENE E HO BUONE SPERANZE DI FARE RICORSO AL TAR PER FAR VALERE I MIEI DIRITTI…..ANCHE PERCHE VERAMENTE NON SO COME GESTIRE QUESTA MIA SITUAZIONE PERSONALE CHE NEGLI ANNI E’ PEGGIORATA.
GRAZIE IN ANTICIPO
Buona sera. Se la motivazione si limita a questo, l’accoglimento del ricorso è possibile. Tenga conto comunque che trattasi di materia in cui la p.a. conserva un buon margine di discrezionalità. Ha prova scritta della disponibilità di organico nella sua posizione? Se vuole può intanto mandarci i documenti per un parere all’indirizzo inf@studiolegalefameli.it Saluti cordiali
Certo che ho prova scritta è stata descritta nella risposta definitiva di non accoglimento della domanda. E anche nella prima risposta (non definitiva)quando poi successivamente mi hanno chiesto delle osservazioni ulteriori.
Bene. Attendiamo allora la relativa documentazione. La ringrazio. Saluti cordiali
Buongiorno una delucidazione sono un militare in spe ho mia madre che gli è stata riconosciuta la 104 comma3 punto 3 più accompagno e possibile con questo parametro fare istanza di trasferimento verso una caserma vicino casa?
Buongiorno. Sì, se non c’è nessun altro che possa assisterla. Siamo a disposizione per supportarla nella redazione dell’istanza. Saluti cordiali
Salve , volevo sapere se era possibile ottenere un trasferimento / distacco con legge 104 art 3 comma 3 invalidita 100%di mia nonna datosi che sono la sola parente a convivere con lei ( i miei genitori abitano in un altro indirizzo), inoltre volevo chiedere se è possibile anche ottenere il congedo straordinario retribuito ex legge 151 del 2001. Grazie in anticipo.
Buongiorno. Le informazioni non sono sufficienti a stilare una risposta. Bisognerebbe ad esempio sapere quanta dista casa dei suoi, se i suoi sono materialmente (e fisicamente) in grado o meno di prendersene cura…La invito a contattarci telefonicamente e ad inviarci documenti via mail. Saluti
Buonasera,
sono Uff., con figlio disabile 104 con gravità riconosciuta. Ho 52 anni di età e 34 di servizio effettivo. Ormai sono alla 3^ o 4^ risposta di diniego per un avvicinamento, perchè posizione organica non disponibile (già occupata).
Attualmente il reparto dista a 75 km di distanza. La sede che chiedo è a 30 km.
Avrò mai speranza di fare gli ultimi anni di servizio più vicino a mio figlio?
Grazie
Buongiorno. Purtruppo l’amministrazione militare conserva margini di discrezionalità assai ampia: non sarà facile. Per darle una risposta più approfondita, può inviarci la documentazione via mail. Saluti
Buonasera. Sono un sottufficiale dell’aeronautica la cui madre vedova ha un decadimento psicologico importante che comporta assistenza giorno e notte,tanto che a seguito richiesta di invalidità ha ottenuto l’accoglimento della stessa con L 104 art 3 comma 1 in cui è stata rimarcata la necessità di assistenza continuativa. Attualmente se ne occupa mio fratello che abita a circa 45 minuti ma che per motivi di lavoro non riesce più a garantire la sua presenza. Io posso con questi requisiti richiedere il trasferimento in una base vicina per potermi occupare di mia madre?
In attesa vostro riscontro porgo cordiali saluti.
Inviato daMeizu M5s
Buonasera. Purtroppo a mia moglie è stata riscontrata la sclerosi multipla. Io sono un appartenente della polizia di stato, ed è stato attribuito a mia moglie la legge 104 art 3 comma 1. A vostro parere è possibile richiedere un trasferimento verso il comune dove risiede mia moglie?
Grazie
Buona sera. Mi spiace molto per la situazione di sua moglie. Tuttavia, per richiedere il trasferimento in base alla legge 104 serve che l’invalidità sia accertata grave ex art. 33, comma 3 (e non comma 1, come mi riferisce). Valuti la possibilità di sottoporre sua moglie a nuova verifica del grado di invalidità e nel frattempo verifichi se possano sussistere nel suo caso le condizioni per il ricongiugimento familiare. Saluti cordiali
Buona sera. Mi dispiace per le condizioni di sua madre. In assenza di un’invalidità certificata grave (comma terzo) non può avere accesso alla 104. Faccia fare una nuova verifica. Saluti cordiali
Buongiorno,
Sono un militare in spe ho mio padre con legge 104 art 3 comma 3 con un invalidita al 100%, visto che sono l unico figlio( i miei genitori sono divorziati, mio padre non abita con me).
Presto servizio a circa a 90 km di distanza dalla mia residenza, in provincia di Roma. La sede piu vicina si trova a 25 km sempre in provincia di Roma.
È possibile richiedere un trasferimento?
Grazie in anticipo.
Buona sera. Ritengo che vi siano i presupposti. Per una migliore valutazione, La invito ad inviarci tramite mail la relativa documentazione (certificazioni INPS comprese). Saluti cordiali
Salve sono un militare Gdf ho fatto domanda legge 104 art 3 comma 3 per mia mamma ma il reparto che ho chiesto perché sono specializzato è già in organico non ci sono posti vacanti del mio ruolo possono rifiutarmi il trasferimento?
Buona sera. Purtroppo sì. Conviene sempre chiedere per più sedi in subordine. Saluti
Buonasera, volevo un chiarimento. Un nipote (Polizia di Stato) che lavora ed ha la residenza al nord italia, puo’ chiedere i benefici della legge 104 art.3 comma 3 disabilità gravissima per assistere la nonna che risiede in un altro comune del sud, quindi non convivente? Puo’ chiedere il trasferimento della sede di lavoro per l’avvicinamento e per potere assistere la nonna? Puo’ usufruire dei congedi biennali retribuiti oppure necessita la convivenza con la persona disabile? Grazie
Buona sera. Se non vi sono altri familiari in grado di assistere la persona affetta dalla grave inalidità, la risposta è positiva. Tuttavia, occorre tenere presente che la p.a. conserva un notevole margine di discrezionalità nella concessione del trasferimento. Il nostro Studio è in grado di offrirvi tutto il supporto necessario per redigere un’istanza di trasferimento correttamente motivata, con i dovuti accorgimenti tecnico-giuridici ed i relativi richiami normativi e giurisprudenziali. Restiamo a disposizione.
Cordiali saluti
Buongiorno, sono la mamma di un carabiniere in servizio permanente , voglio rappresentarvi la situazione in cui versa mio figlio. Ha fatto domanda di trasferimento in base alla legge 104 avendo io in casa due disabili sia mio marito suo padre e suo fratello mio figlio l’altro, invalidi civile a 100%con legge 104/92 con connettività di gravità . Mio marito affetto da Parkinson e Alzheimer e mio figlio autistico , le hanno negato la domanda di trasferimento per la regione di appartenenza. Vorrei sapere se si può fare qualcosa al di fuori delle note che deve fare entro un mese oppure deve aspettare gli 8 anni per fare richiesta di trasferimento dalla regione Molise per la Campania . Grazie anticipatamente
Buona sera, Signora. Se vuole, può inviarci il provvedimento per un esame più approfondito della motivazione che ha condotto al rigetto. Altrimenti, non riusciamo ad aiutarla. Saluti cordiali
Qualche mese fa Vi scrivevo:
“Buonasera,
sono Uff., con figlio disabile 104 con gravità riconosciuta. Ho 52 anni di età e 34 di servizio effettivo. Ormai sono alla 3^ o 4^ risposta di diniego per un avvicinamento, perchè posizione organica non disponibile (già occupata).
Attualmente il reparto dista a 75 km di distanza. La sede che chiedo è a 30 km.
Avrò mai speranza di fare gli ultimi anni di servizio più vicino a mio figlio?
Grazie ”
…oggi apprendo che per una delle sedi che avevo chiesto pochi mesi fa il trasferimento, negato per mancanza di posizione org., a seguito del pensionamento del collega è gia arrivato un sostituto, senza ricerca in ambito nazionale!!!
Mi sento preso in giro, non posso fare nulla?
Dal 1* di settembre sono ormai obbligato per necessità all’aspettativa retribuita… se fossi stato assegnato ad una sede più vicine forse avrei potuto evitare tutto questo…
Grazie
Cordialità
Pietro
Buongiorno. Nel caso di specie, purtroppo può fare ben poco: se l’istanza di trasferimento era già stata inoltrata e rigettata, e la disponibilità della posizione si è manifestata successivamente al rigetto, le possibilità di accoglimento di un ricorso – motivato ad esempio sul presupposto di disparità di trattamento/contraddittorietà tra tti – sono piuttosto limitate e comunque i costi ed i tempi del relativo iter processuali sarebbero non convenienti. Le consigliamo di rifare l’istanza con l’indicazione di sedi subordinate a quella preferenziale, magari anche specificando tale infausta circostanza. Siamo disponibili per seguirla nel relativo procedimento. Saluti cordiali
Terrò sicuramente in considerazione il vostro consiglio
grazie
Pietro
Salve, sono Vigile del fuoco avevo fatto una domanda per la 104 di mia suocera,a riguardo se a causa dei km che ci distano (10km) mi potrebbe essere non accetta, come ho spiegato nel commento precedente, e, il tempo di risposta quando dovrà essere. Ci terrei a una risposta e vi ringrazio anticipatamente
Buongiorno. Sono un appartenente della Polizia di Stato, la mia ragazza diversi anni fa ha subito un intervento importante e dopo vari percorsi riabilitativi le è stata riconosciuta la legge 104 art.3 comma. Vorrei sapere in questo caso se , e eventualmente come, è possibile chiedere l aggregazione alla sede più vicina alla sua residenza. Grazie anticipatamente
Buongiorno. Sarà necessario predisporre una istanza di trasferimento. Il nostro studio potrà offrirle l’attività di consulenza necessaria ed ogni ragguaglio tecnico-giuridico (e pratico) in merito alla redazione della domanda. La invito pertanto a contattarci telefonicamente. Saluti cordiali
Buongiorno. I tempi variano da amministrazione ad amministrazione: possono comunque rendersi necessari anche alcuni mesi. Quanto alla distanza, se ho ben capito, tra la sua nuova destinaziona lavorativa e la residenza di sua suocera, se questa risulta pari a soli 10 km, mi pare difficile che, salvo circostanze davvero eccezionali, possa esserle accordato il trasferimento richiesto. Le auguro comunque ovviamente il contrario. Saluti cordiali
Buongiorno, sono un poliziotto (22 anni di servizio) e con la presente, chiede un’informazione; da qualche giorno, hanno riconosciuto a mia madre la Legge 104 art.3 comma 3. Io sono divorziato con un figlio di 8 anni ed a breve, insieme alla madre, si trasferirà nel mio Comune di nascita ossia lo stesso luogo ove io, già due anni fa, ho inoltrato istanza di trasferimento.
Per tale motivo, visto l’età anagrafica di mio padre che è un ottantenne con comprovati problemi fisici e la rinuncia da parte di mio fratello ad eventualmente prendersi cura di mia mamma ( vive con la sua famiglia a circa 1400 km dal luogo di residenza dei miei genitori), posso ottenere il trasferimento nella città dove vive mia madre, premesso che è un Comune dov’è presente la Questura e numerosi Uffici di Polizia?
Grazie
Buongiorno.
Presenta i requisiti per ottenere il trasferimento, che resta comunque un atto discrezionale. Se vuole, il nostro studio è a disposizione per assisterLa nella redazione dell’istanza di trasferimento. Saluti cordiali
Salve, sono un agente di polizia di stato e vorrei sapere se ci sono i presupposti per un trasferimento per legge 104. Mio zio, fratello di mia madre, è disabile al 100% e la sua coniuge è affetta anch’essa da malattia invalidante, i suoi genitori, i miei nonni, sono anziani e malati e le sorelle, compresa mia madre, non possono assisterlo in maniera continuativa. Ci sono margini affinché la mia domanda venga accolta? Grazie anticipatamente
Buona sera.
Potrebbero esserci margini di accoglimento, ma necessitiamo gentilmente di precisazioni ed integrazioni, anche documentali.
La invito a contattarci telefonicamente, se lo vorrà, al numero 0555271683.
La ringrazio.
Avv. Francesco Fameli
Buongiorno. Nel suo caso possono riscontrarsi i presupposti per la concessione della 104. Si tratta in ogni caso di un provvedimento discrezionale, per cui non vi può essere certezza al riguardo. A tale proposito, siamo disponibili ad assisterLa nella redazione della relativa domanda, in modo che questa sia formulata nel modo più corretto, richiamando tutti i più recenti orientamenti giurisprudenziali in materia. La invito al riguardo a prendere contatto con il nostro Studio al numero 0555271683 oppure tramite email all’indirizzo info@studiolegalefameli.it.
I miei migliori saluti.
Avv. Francesco Fameli
Buongiorno sono un soldato dell’esercito, ho una sorella con un’invalidità al 74% vorrei capire se fosse possibile fare una richiesta di avvicinamento alla sede tramite la legge n.104 e perché in caso di risposta negativa. Grazie in anticipo.
Buon pomeriggio. Dobbiamo verificare dai suoi documenti se l’invalidità di sua sorella è qualificata come “grave” (terzo comma, art. 3) ed inoltre raccogliere da Lei ulteriori informazioni. La invitiamo a contattare il nostro Studio al numero 055.5271683. La ringrazio. Cordiali saluti. Avv. Francesco Fameli
Buongiorno sono un ispettore cc con 20 anni di servizio mio padre e in legge 104 grave comma 3 dal 2021 adesso voglio chieder trasferimento fuori regione . Mia madre anche lei invalida . Mio fratello vive altra provincia molto lontana e non vuole assistere . Ho requisiti per fare domanda ? Grazie di solito entro quanto rispondono alla richiesta ?
Buona sera. Potrebbe avere i requisiti per la domanda, ma dobbiamo verificare la sua documentazione, che La invitiamo a trasmetterci all’indirizzo info@studiolegalefameli.it. Saluti cordiali. Avv. F. Fameli
Buonasera, sono in sott.le AM. Mia madre gli è stata riconosciuta la L.104/92 art.3 comma 3.
Mia madre è vedova e non ha altri parenti che l’assistano e io sono l’unico figlio.
L ‘AM, corpo di appartenenza, nella fattispecie può negare il trasferimento al sottoscritto?
Grazie Fabio
Salve sono un Agente della Polizia di Stato. A mio zio è stata riconosciuto l’art 3 comma 3 in situazione di gravità in quanto malato oncologico. Posso chiedere il trasferimento ai sensi dell’art 33 comma 5 legge 104/92? Nel suo nucleo familiare c’è solo la moglie di 69 anni. Grazie
Buongiorno. Ha i presupposto per l’accoglimento dell’istanza. Tenga però presente che si tratta di un’attività discrezionale della p.a. e che comunque l’accoglimento è subordinato alle esigenze di servizio dell’Amministrazione (raffronto di organico, nella posizione di interesse, tra sede di partenza e sede di destinazione). Se vuole, possiamo aiutarla a redigere un’istanza motivata con la normativa e la giurisprudenza di riferimento. Ci contatti pure al n. 055/5271683. Saluti cordiali. Avv. F. Fameli
Buongiorno. Di per sé, i parenti di età superiore ai 65 anni non sono considerati. L’accoglimento della domanda è però subordinato alla discrezionalità della p.a. e alle relative esigenze di servizio. Se vuole, siamo disponibili ad assisterla nella redazione di un’istanza aggiornata alle ultime novità giurisprudenziali. Ci contatti al n. 055/5271683. Cordialità. Avv. F. Fameli
Buongiorno.
Carabiniere in servizio permanente.
Utilizzo la legge 104 per mia madre convivente. Ho 3 fratelli (di cui 1 a Londra, 1 che vive con la moglie a 1 ora da casa di mia mamma, e 1 che vive nello stesso centro abitato ma che non ha rapporti con mia mamma). Posso chiedere ed ottenere il riavvicinamento visto che sono convivente e nello stesso stato di famiglia di mia mamma?
Chiedo eventuali riferimenti normativi da citare in sede di domanda di trasferimento.
Buona sera. Se ho ben capito, Lei sta usufruendo dei permessi temporanei, ma vorrebbe chiedere il trasferimento in base alla legge 104. Dalla situazione che mi descrive, non sarà facile convincere la p.a. Se vuole, possiamo aiutarla a scrivere l’istanza, con tutta la giurisprudenza più recente. Se vuole, può inviarci la sua documentazione al riguardo all’indirizzo info@studiolegalefameli.it. Saluti cordiali. Avv. Francesco Fameli
Buonasera, sono un Appuntato Scelto dell’Arma dei Carabinieri con 21 anni di servizio. Vivendo in Lombardia, usufruisco della legge 104 (tre giorni al mese) per l’invalidità di mia madre che vive in Campania, ma a seguito di un di lei peggioramento, potrei richiedere un servizio temporaneo (non definitivo) semestrale o annuale?
Grazie.
Buona sera. Leggo solo ora il suo commento. Di per sé, potrebbe tentare di ottenere un trasferimento definitivo. Se vuole, siamo disponibili a supportarla. Saluti cordiali. Avv. F. Fameli
Buongiorno, sono un sottufficiale della Marina Militare che purtroppo ha una figlia con invalidità al 100% e con una situazione di gravità ( Art3 comma 3 ). Usufruisco della Legge 104 ma vorrei avvicinarmi al mio nucleo familiare per assistere al meglio mia figlia.
Posso richiedere l’avvicinamento pur avendo mia moglie casalinga?
Buongiorno. Certo, ha i requisiti per chiedere il trasferimento. Se vuole, possiamo offrirle consulenza per la redazione della domanda, con tutti i precedenti giurisprudenziali più recenti. Può contattarci telefonicamente al numero 055.5271683 oppure via mail all’indirizzo info@studiolegalefameli.it.
Saluti cordiali, Avv. Francesco Fameli